Le famiglie storiche dell’Amarone si sono presentate al Merano Wine Festival 2019 con una interessante degustazione dedicata al cambiamento climatico dal titolo: “Freddo e caldo, come il clima influenza l’Amarone”.
La degustazione orizzontale ha visto sotto i riflettori tre annate (2011, 2012, 2013), per un totale di 13 vini, uno per Famiglia, e ha messo in luce come l’andamento climatico abbia un’influenza sul prodotto finale e come ogni cantina ne abbia impresso la propria personale impronta stilistica. L’evento ha avuto luogo nella nuova area esterna al Kurhaus, “The Circle” , in Piazza della Rena a Merano. A condurre i tasting è stata Annette Lizzote, Italian Wine Ambassador della Vinitaly International Academy.
Ad accompagnare i calici i piatti della tradizione veneta e veronese preparati dallo chef Luca Nicolis in collaborazione con lo chef Roberto Ottone col sommelier de “L’Antica Bottega dei Vini”, Alberto Bongiovanni. “Sono onorato di inaugurare la mia presidenza de Le Famiglie Storiche – ha detto Alberto Zenato, neo Presidente dell’Associazione – partecipando al Merano Wine Festival con queste degustazioni, attraverso le quali desideriamo raccontare la qualità e il valore della nostra interpretazione di Amarone, un vino non riproducibile altrove, emblema della lunga tradizione della Valpolicella e portabandiera del concetto di cru: una zona vitivinicola unica e straordinaria”.

La degustazioni si inseriscono all’interno delle celebrazione dell’anniversario dei primi 10 anni dell’associazione durante la quale le Famiglie Storiche si sono impegnate nella promozione del proprio Amarone evidenziando la qualità e la peculiarità della propria interpretazione, nonché l’unicità della Valpolicella. Celebrazioni che si concluderanno nei prossimi giorni con un grande evento a Londra, all’Institute of Masters of Wine. L’associazione nata nel 2009 oggi riunisce tredici storici produttori di Amarone Docg (Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre d’Orti, Venturini e Zenato).
L’associazione commercializza annualmente circa 2,3 milioni di bottiglie di Amarone Docg, destinandone all’export circa 2 milioni (pari all’80% dell’intera quota). Nel 2009 il dato aggregato delle attuali Famiglie Storiche registrava circa 1,7 milioni di bottiglie esportate. In dieci anni quindi si è registrato un incremento in volumi esportati del 18%, a fronte di una continua crescita a valore e una forte affermazione negli Stati Uniti, Canada, Paesi Scandinavi e Svizzera.
TASTING

GUERRIERI RIZZARDI- Calcarole Amarone della Valpolicella Docg Classico 2011 Il naso si spiega in toni molto maturi che ondeggiano in sentori erborinati; in bocca affonda in dolcezza. Il frutto maturo connota e caratterizza il calice, anche restando in meditazione.
BRIGALDARA – Amarone della Valpolicella Docg Riserva 2011 I toni di appassimento sono equilibrati ed armonici, naso affonda in profondità. In bocca entra con dolcezza ma spinge di acidità nel finale. Armonico nel complesso. Cambia nel bicchiere tirando fuori toni di torrefazione e cioccolato.
TOMMASI – Ca’ Florian Amarone della Valpolicella Docg Classico Riserva 2011 Olfatto più articolato e meno evidente con cenni più nervosi che si aprono a note sottospirito. Poi giunge la dolcezza e le spezie di caffè. Fresco il sorso, piacevole. Di grande bevibilità.
VENTURINI – Campomasua Amarone della Valpolicella Docg Classico 2012 In bocca si manifesta, forse, con un eccesso di calore che non mi fa apprezzare il sorso, mostrando ancora componenti generali un po’ disarmoniche (forse la bottiglia non era corretta).
MUSELLA – Amarone della Valpolicella Docg 2012 Naso con tratti intriganti e molto interessanti. Teso al sorso, entra con dolcezza mai esosa e allunga sul palato. Si stende. Tratti di classicità importanti.
TENUTA SANT’ANTONIO – Campo dei Gigli Amarone della Valpolicella Docg 2012 La frutta che si manifesta all’olfatto è fin troppo ricca. Entra con indecisione in bocca, migliora sul finale.
SPERI – Amarone della Valpolicella Docg Classico Vigneto Monte Sant’Urbano 2012 Naso complesso di grande intensità olfattiva. La dolcezza si affaccia al sorso ma arriva ben presto anche l’acidità che rende il calice più che piacevole.
ALLEGRINI – Fieramonte Amarone della Valpolicella Docg Classico Riserva 2012 Uno dei vini di più riconoscibile classicità. Ben fatto. Dosa frutto, spezia e terziario tipico del vitigno. Persistente.
TEDESCHI – Capitel Monte Olmi Amarone della Valpolicella Docg Classico Riserva 2012 Il calice che mi ha convinto di più tra gli assaggi. Classico ma energico, vibrante. Note di torrefazione che si oppongono a stacchi acidi vivaci e degni di nota. Si scorgono tratti balsamici nel bicchiere che presenta un vino completo, ricco ma mai pesante e con una grandiosa bevibilità. LA MIA SCELTA
BEGALI – Monte Ca’ Bianca Amarone della Valpolicella Docg Classico 2013 Naso molto tipico e ben riconducibile al vitigno. Peccato per la bocca in cui manifesta, forse, eccessivo, calore.
TORRE D’ORTI – Amarone della Valpolicella Docg 2013 All’olfatto è molto presente la frutta rossa matura, con prevalenza di ciliegia. In bocca si apre e resta con dolcezza.
MASI – Riserva di Costasera Amarone della Valpolicella Docg Classico Riserva 2013 La componente alcolica all’olfatto è fin troppo presente (mostro riserva sulla bottiglia). Migliora l’impatto al sorso che si fa più piacevole.
ZENATO – Amarone della Valpolicella Docg Classico Riserva 2013 Classico intramontabile, naso identitario che avvolge in profondità. Spuntano anche note floreali molto piacevoli. In bocca è vivace ed esteso, vellutato. Ci lascia con armonia.