Si festeggiano 30 della linea selezione Aristos alla Cantina Valle Isarco, la più giovane cooperativa vinicola dell’Alto Adige. Restyling delle etichette e nuovo logo creato in occasione del sessantesimo della cantina, compiuto nel 2021, che combina armonicamente due simboli rappresentativi della cantina: il profilo stilizzato delle Dolomiti, patrimonio dell’Unesco, e la più preziosa delle pietre dure, il diamante che va a incastonarsi perfettamente sui pendii montuosi, proprio come le vigne coltivate dai soci della cooperativa vinicola.

A firmare l’annata 2020 è arrivato anche l’enologo di fama internazionale Riccardo Cotarella con Hannes Munter, enologo resident.

«Grazie alla linea Aristos, Cantina Valle Isarco è riuscita a interpretare al meglio il nostro territorio estremo, varietà per varietà. La rigorosa selezione delle vigne, la riduzione delle rese e una lavorazione delicata fanno nascere vini puri, freschi ed eleganti con un grande potenziale d’invecchiamento – ha spiegato  il direttore generale Armin Gratl -. Gli importanti traguardi raggiunti fino ad oggi ci spingono verso obiettivi ancora più ambiziosi: in primis vogliamo infatti portare avanti il lavoro di posizionamento della nostra linea selezione Aristos nella gastronomia medio alta».

Il 1990 è l’anno del debutto dell’annata Aristos, nata grazie all’intuizione di Franz Dorfmann, il primo enologo di Cantina Valle Isarco che un decennio prima, negli anni Ottanta, ha iniziato a selezionare delle vigne che, anno dopo anno, si sono distinte per una produzione qualitativamente superiore alla media.

I primi test sono iniziati proprio in vigneto: la resa per ettaro viene abbassata circa del 30% e partono anche i primi esperimenti con micro e macro vinificazioni per raggiungere livelli qualitativi sempre maggiori.Dopo dieci anni di sperimentazioni, prove e verifiche, nel 1990 vengono imbottigliati, per la prima volta, il Sylvaner e il Müller Thurgau. Nasce così la linea d’eccellenza della cantina altoatesina che oggi è composta da 9 vini: Sylvaner, Müller Thurgau, Kerner, Gewürztraminer, Riesling, Sauvignon, Grüner Veltliner, Pinot Grigio e Pinot Bianco, l’ultimo arrivato messo in commercio per la prima volta con l’annata 2016. Queste etichette rappresentano i vitigni più importanti della cantina e sono la massima espressione delle loro tipicità varietali e del territorio estremo in cui vengono coltivati.Ancora oggi le uve per questa linea vengono prodotte nei vigneti più pregiati della Valle, con rese bassissime (vanno da 30 hl a 50 hl  per ettaro) a garanzia di massima qualità.La produzione totale della linea Aristos è di 100.000 bottiglie.

TASTING NOTES:

Pinot bianco 2020 note di frutta gialla e polposa molto accentuata,  mela matura e pera, pesca. La prima bottiglia è del 2016, al palato fissa la materia al centro con compiacente dolcezza. Gusto vivace, sapido. Bottiglie 5000

Sylvaner 2020 Da uve provenienti dai vigneti attorno alla cantina caratterizzata da terreno ghiaioso con sasso granitico.  e ricco di scheletro. Più secco d’impatto, manifesta profumi più eleganti e tesi. L’agrume si fa più vivo, intrigante con un retrogusto di mandorla e bergamotto. E’ generoso. Molto pieno e suadente con tratti speziati e di leggero pepato. Bottiglie 25mila.

Gruner Veltriner 2020 Da uve che provengono da un terreno più ricco e di sabbia fine. Mela, agrumi, kiwi, spezia sottile e una buona dose di mineralità. Un sorso che si fa energico al palato con ritmati ritorni aromatici. Bottiglie 8000

Riesling 2020. Da uve collocate nella zona più a nord della Valle Isarco, a 700-750 metri. Fa 100% in acciaio. Accenno lieve di idrocarburo, molto teso e identitario. Polpa bianca, cedro, menta. Scatto minerale. In bocca è molto dinamico, sapido e balsamico. Bottiglie 8000.

Kerner 2020 La varietà più importante le uve provengono da due zone differenti: una a Tiso, quasi a 1000 metri verso sud e l’altra è Sabbiona a 850/ 900 metri con vigneti più vecchi, fino a 32 anni di età. 100% in acciaio. Un vino generoso che sa esprimersi bene. Aromi intriganti: susina, ananas, leggero affumicato, incenso, bergamotto. La bocca è piena, sapida, salata, succosa. Di lunga permanenza. Un vino di grande piacevolezza. Bottiglie circa 30mila.

Gewurztraminer 2020 Da terreni posizionati a circa 550 metri ricchi di ghiaia.  100% in acciaio. una versione più light e verticale del famoso e tradizionale vino altotesino. Scorza d’arancio, cannella, pompelmo rosa. Sapido e bilanciato.

 

 

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Toscana pura, giornalista nel Dna, ho una laurea in lettere moderne conseguita all’università di Firenze. Non ricordo bene quando ho iniziato a scrivere, ma ero parecchio bassa. I colori e i profumi della natura mi hanno sempre ispirato, la mia valigia è piena di parole… e mi concedo spesso licenze poetiche… Poi è arrivato il vino, da passione a professione. A braccetto con la predisposizione e pratica attiva per i viaggi e la cucina internazionale e ancor più italiana… assaggiare ed assaggiare… sempre. E’ giunto il momento di scriverne, con uno spirito critico attento. Da sommelier ho affinato certe tecniche di degustazione ma quello che conta nel vino,come nella vita, è l’anima. Basta scoprirla. E’ bello raccontare chi fa il vino e come lo fa. Perché il vino è un’inclinazione naturale…

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