Chianti Classico collection

Le Anteprime toscane 2018 sono state una full immersion incredibile. Poco spazio alle divagazioni, naso chino nel bicchiere, concentrazione, ansia da prestazione. In buona compagnia però. Una settimana che mi ha visto degustare oltre 400 vini, non ho assaggiato tutto, era impossibile. Diciamo che ho fatto delle scelte per un pieno di colore, movimento degustativo e apprezzamenti vari. Una maratona partita dalla capitale toscana, Firenze e conclusasi con Montalcino. Saltando solo la terra del Nobile … con dispiacere. Assaggiare, interrogarsi, riassaggiare, metabolizzare, “giudicare”. Provarci almeno. Forse ero la più randagia nella mischia dei “colletti bianchi” dei critici.

CHIANTI LOVERS

Visite raddoppiate rispetto allo scorso anno, si parla di 4mila presenze. Per la prima volta inoltre il Chianti è stato affiancato dal Morellino di Scansano.  “E’ un primo passo – ha detto il presidente del Consorzio Giovanni Busi – verso un appuntamento a cui ci auguriamo potranno partecipare in futuro anche altri consorzi. Siamo convinti che la Toscana debba presentarsi unita in questa occasione raccontando al mondo la nostra eccellenza e rendendosi così ancora più vincente e competitiva nei mercati internazionali.”

Quello che ho compiuto è stato un giro tra i produttori, niente assaggi ai tavoli. La degustazione si è concentrata molto sulla parte del Chianti Rufina dove sono rimasta colpita da Villa Bossi Riserva 2012 dei Marchesi Gondi, signorile, intenso con una buona nota balsamica. Ma anche la Riserva 2014 Vecchie Viti dei Marchesi Frescobaldi a Nipozzano e una buona discesa per la Riserva 2015, in anteprima, che si è presentata corretta con un corredo di note terziarie in complessità crescente. Spostandosi nel Chianti puro e crudo, a Petriolo, molto interessante la spinta avanguardista della Fattoria, guidata da baldi giovani aperti alla sperimentazione, verso il miglioramento, non solo nel bicchiere, per le etichette aziendali, due al momento, ma anche proprio per il rilancio d’immagine dell’azienda. La 2017 come si sa è stata un’annata molto complicata per i viticoltori di Toscana, esile, ridotta all’osso, ma comunque qualche assaggio mi ha convinto come il Chianti docg , anteprima 2017, I Sodi del Paretaio, prodotto nelle vigne dei colli pisani di Badia a Morrona dei Gaslini Alberti. Ancora nei Colli fiorentini con vini poco omologati, d’interesse come l’azienda Ugo Bing di Fattoria di Fiano e l’azienda La Querce. Per quanto riguarda il Morellino di Scansano, tra i migliori assaggi Fattoria Le Pupille Poggio Valente 2016 e Riserva 2015. Val delle Rose, Famiglia Cecchi con un Morellino anteprima 2017 sottile in bocca ma con buon frutto, va in lunghezza con la 2015. Poggio Leone Riserva 2013 compostezza ed equilibrio, leggere e piacevoli note erbacee, persistente.

CHIANTI CLASSICO COLLECTION

Venticinquesima edizione ecco qualche numero.  186 aziende per 659 etichette in degustazione. Un totale di oltre 9000 bottiglie servite da 50 sommelier dell’Associazione italiana. Oltre 250 i giornalisti provenienti da 30 diversi paesi del mondo e più di 1800 operatori, italiani e stranieri. 59 le anteprime da botte dell’annata 2017 e ben 92 le etichette di Chianti Classico Gran Selezione. “Arriviamo quest’anno a Firenze dopo una stagione difficile – dichiara Sergio Zingarelli, Presidente del Consorzio Vino Chianti Classico – che però siamo riusciti a gestire con le migliori armi su cui oggi può contare il viticoltore moderno: la conoscenza profonda del proprio territorio e la capacità di saper aspettare il momento giusto. Così, se da un lato abbiamo dovuto registrare un significativo calo quantitativo nella produzione 2017, spero che la stampa e gli operatori che parteciperanno a questo nostro evento potranno darci conferma della qualità del neonato ’17, proprio dalle primissime anteprime da botte in assaggio.”

classico collection

BEST TASTINGS WITH RATINGS

CHIANTI CLASSICO DOCG 2016

Badia a Coltibuono Snello, deciso, pochi fronzoli. Armonico e piacevole. Con un bel bouquet floreale di partenza. 90

Castello di Ama Ciliegia netta di partenza, lungo e ben equilibrato. Di carattere. 91

Castello di Monsanto Frutti rossi maturi, sottobosco. Energico ed allegro. Si scoprono anche leggeri toni di macchia sia verde che speziata. In evoluzione, chiude con eleganza e finezza. 92/93

 I Fabbri – Lamole Floreale e fresco. La tradizione più esplicita e che ci sta sempre bene. Con note agrumate. 89

Monteraponi Ribes e ciliegia, frutto corposo e odoroso. In bocca si articola con disinvoltura e si fa notare. 92/93

Riecine Più timido al naso in bocca ti coinvolge in un viaggio nei panni di sangiovese che non teme confronti. Una linea netta dall’inizio alla fine. 93

Rocca di Castagnoli un sorso pieno di frutta ma che poi spinge in freschezza ed acidità . Un vino completo con note imprescindibili di macchia mediterranea. 91

Rocca di Montegrossi Succoso e vivace, con note intense di sottobosco e fiori viola. Cadenza anche con sentori balsamici con grande finezza. Chiude lungo. 93

RISERVA 2015

Caparsa- Caparsino Una complessità godibile al naso come in bocca. Frutto pieno e armonia generale. In bocca educato ma mai scontato. Rilancia con entusiasmo in note terziarie come il tabacco e in toni agrumati. 93

Caparsa – Doccio a Matteo Un crescendo di frutta, mentolato e caffè. Avvolge in bocca, leggera ruvidità tannica sul finale. 91

Castellare di Castellina – Castellare Un vino pieno di contenuti, un mix solleticante di frutta e macchia mediterranea. Sempre vivo, lungo con una bella acidità complessiva. 93

Castello di Meleto – Vigna Casi Ciliegia durone in piena maturazione, compatto, preciso e fresco. Non si adagia e balla in bocca. 93

Dievole – Novecento Se si può dire classica espressione ben riuscita e di estrema godibilità. Naso e bocca in complice accordo. 92

Monteraponi – Il Campitello (campione di botte) Un tripudio di complessità al naso con note sottospirito in evidenza. Ma anche sfumature di cacao. Si svela con pazienza e rapisce il palato con una persistenza ricca di contenuti, che sorprende in un vino allo stato così primordiale. 95

Podere Castellinuzza Naso in frutta sottospirito. Bocca misurata con vivace salinità. Teso, si appoggia e poi risale. 90

Poggerino Bugialla Espressione più scontrosa ed austera di primo impatto. Regala una generosa evoluzione di frutti e terziari in bocca. Si arrampica, rilascia, corre, vive. Un vino da mettere in cantina. 94

Pomona- Bandini Villa Pomona Naso intrigante, frutti rossi in evoluzione, in bocca si apre e convince. Mai statico. 92

Riecine Uno stile ben riconoscibile, che va dritto al punto, si firma in sangiovese senza replica. Corposo, sicuro di sé, regala un viaggio di sapori mai discordanti, spezie, fiori e frutti. Pulito e felice 96/97

Val delle Corti Un bel frutto maturo che conquista, allegro, dinamico, di grande piacevolezza ed armonia. Salino e minerale. 92

 

CHIANTI CLASSICO DOCG GRAN SELEZIONE 2015

Castello di Albola – Il Solatio Frutti neri, spezie e legno. Un vino con una bella presa sul palato. Ritmico ma che sa distendersi a tratti. In evoluzione. 93

Castello di Ama San Lorenzo Un sorso dotato di grande freschezza ed immediatezza ma allo stesso tempo molto succoso. 91

Castello di Ama – Vigneto Bellavista Più austero ma con un buon corpo in bocca. Miscela armonica di freschezza, sapidità e presa tannica.  92

Castello di Fonterutoli- Castello di Fonterutoli Più semplice, diretto, ben riconoscibile il frutto e lineare la percorrenza e persistenza in bocca. 90

Castello di Volpaia- Coltassala  Note di frutta sottospirito con sentori balsamici in divenire. Vino complesso e di grande intensità, lunghissimo con note dolci che si concedono piano piano. 95

Dievole – Vigna a Sessina Ritmico, con una evoluzione in bocca non banale e molto interessante. Confortevole e curioso. 92

Famiglia Cecchi- Valore di Famiglia Completezza, armonia, eleganza. Amarena sottospirito e finale con la prugna in dolcezza. Da assaporare meditando. 93

Rocca delle Macìe – Riserva di Fizzano Ciliegia, amarena e cannella a tratti. Immediato ma con un finale in divenire. 90

I Fabbri Un sangiovese senza troppi fronzoli, schietto, diretto, deciso ma di grande eleganza e compostezza. 93/94

Villa Calcinaia – Vigna Contessa Luisa Ciliegia sottospirito subito in evidenza, entra dolce e poi in uscita lascia il palato fresco. 91

VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO

vernaccia degustazione

La 2017 ha segnato senza dubbio un calo drastico di produzione, a causa dell’eccessivo caldo, della mancanza di pioggia e della gelata primaverile. La produzione si attesta sui  31.651 ettolitri di vino e 5.138.603 bottiglie di Vernaccia di San Gimignano per un giro d’affari pari a  16 milioni di euro.

Tra i migliori assaggi per l’annata 2017 Fontaleoni che si presenta con una bella acidità, pulizia al palato e persistenza con toni agrumati in evidenza. 92 Casanuova 2016 molto espressiva, si espleta con armonicità e piacevolezza. Si mostrano toni di piccante con venature di pepe. 93/94

La Lastra Vernaccia 2017 mostra sentori intensi di frutto agrumato ma anche menta, entra con convinzione e resta. 92 Nella Riserva 2016 mostra complessità, con toni più erbacei in partenza ma poi si allungano, sfumandosi con sentori di nocciolina. Delicato ed elegante. 94/95

Montenidoli espressione verace e di personalità per la Vernaccia 2017, note floreali esuberanti in bianco, ma anche camomilla e fieno. 94 Complessa la Vernaccia Fiore 2015, misurata, attraversa il palato con grazia, piacevole. 92/93 Più lineare nei profumi la Riserva 2012 Carato. 89/90

Panizzi Per la Vernaccia il frutto è più calibrato, esile ma il tutto si risolve in precisione. 90 Vigna Santa Margherita acido ma allo stesso tempo corposo in bocca. Poi si apre al fiore bianco con grande persistenza. 93 Polposa la Riserva 2014 che regala grande pienezza. 91

Il Colombaio di Santa Chiara Vernaccia di San Gimignano Riserva l’Albereta 2015 Olfatto che si apre in complessità con leggeri sentori affumicati. In bocca è avvolgente, pieno. Non si perde per strada anzi rilancia e conquista. 92/93

Il Lebbio Vernaccia 2017 frutto vivo con pesca gialla in fuga. In bocca scivola, poi ritorna e si adagia. 87

Il Lebbio Tropìe 2017 All’inizio sentori un po’ in copertura, poi si apre con una pera matura e granulosa. Quasi come mangiarla. Molto interessante e anticonvenzionale. 89

Mormoraia Vernaccia Riserva Antalis 2015 Apertura con un vasto bouquet floreale, viola al naso più persistente e poi frutta con albicocca. In bocca lineare. 91

Poderi del Paradiso Vernaccia 2017 con note floreali e frutta succosa e fresca. In bocca si sviluppa con precisione. 86

Vernaccia Biscondola 2016 dotato di coinvolgente acidità, resta vivo e ben delineato ad ogni sorso. Piacevole ed educato. 89

Signano Vernaccia 2017 Gentile, essenziale e di buona beva. 85

Signano Poggiarelli 2017 Espressione intensa al naso, la bocca si esprime in serenità e nitidezza. 88

Teruzzi Isola Bianca 2017 Godibile di buon corpo e consistenza 86

Vagnoni Il naso non mente e dichiara Vernaccia, in equilibrio. 84

Vagnoni I Mocali 2015 Immediate note erbacee, di fieno, rustico ma ampio con buona struttura e complessità. 91

BENVENUTO BRUNELLO

Chiusura in grande stile nella denominazione tra le più famose al mondo che quest’anno ha visto anche la partecipazione di Sting, cantante-produttore di vino ad Incisa Valdarno. Che ha avuto il doppio compito di aprire a Firenze e chiudere a Montalcino, il girotondo della Anteprime. Consegnando pure la formella che attesta 4 stelle alla Vendemmia 2017 del Brunello. “Insieme ai vini, protagonisti assoluti del nostro evento – ha dichiarato il Presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino Patrizio Cencioni – quest’anno abbiamo voluto dedicare ampio spazio alla riflessione sul futuro del vino e del mercato insieme ai massimi esperti del settore dell’e-commerce mondiale, a giornalisti e meteorologi. Ampliando anche l’offerta rivolta agli appassionati di vino che dall’anno scorso sono invitati a partecipare alla nostra anteprima, proponendo seminari di approfondimento e curiosità sulle nostre denominazioni. Fermo restando che le degustazioni restano il cuore e l’anima di Benvenuto Brunello, abbiamo voluto dare una nuova impronta all’anteprima perché, se è vero che il mondo del vino sta cambiando, anche le manifestazioni ad esso collegate devono evolversi”.

chiostri montalcino benvenuto brunello

BEST TASTINGS AND RATINGS

La 2013 si presenta come un’annata molto diversificata, tanto è dipeso dalle zone di produzione e soprattutto dall’attenzione e la cura usate in vigna dei produttori stessi. Sono emerse delle belle punte di qualità e una conduzione generale degna di nota, a tratti molto riflessiva. La guerra più dura si è combattuta tra acidità e tannino. Lunga vita al Sangiovese!

BRUNELLO 2013

Argiano note fruttate e dolci ma anche un po’ di bacche di ginepro e macchia. Non troppo corposo, snello ma in buon equilibrio. 92

Banfi Castello Banfi 2013 Frutti rossi come il ribes, ma anche note sottospirito, in bocca cerca la compiacenza con tannini ancora in corsa. 86

Banfi Poggio alle Mura 2013 Subito emergono note mentolate e spezie dolci. In bocca spazia in armonia con grande finezza e lunga durata. 90

Barbi Brunello 2013 Di buona struttura mostra un tannino verso l’eleganza. Frutti più bucciosi come la mela rossa ma anche toni di succo da sottobosco. 88

Barbi Vigna del Fiore 2013 Complesso e molto tannico, con note di legno in evidenza. Ma anche floreale nella viola e sentori di balsamico. Leggermente caldo ma mostra una buona composizione e lunghezza. 91

Canalicchio di Sopra 2013 Il frutto molto intenso che esplode in bocca e non si ferma mai. Di grande pienezza mostra un tannino saporito e che ti accompagna a lungo. 94

Capanna 2013 Una linea più severa e tradizionalista, con terziari in evidenza e note di macchia. In bocca godibile con a tratti una certa curiosità pungente. 91

Caparzo Vigna la Casa 2013 Un vino che si fa subito piacevole e ricco di frutta. Elegante si snoda con finezza tra i tannini e la massa acida. 91/92

Caprili Un sorso che svela sorprendente salinità. Composto ed espressivo, un vino che si fa capire ed amare. 94

Cava D’Onice Note di frutto nero, mora e mirtillo, piacevole, misurato ma non scontato, a tratti vivace. 90

Casanova di Neri (etichetta bianca) Frutto scuro, bocca intensa, espressiva. Il tannino si dimostra leggero, il frutto che persiste si aggrappa, rivela una bella acidità finale. Evolve anche al naso di una finezza assoluta, con punte di caffé e cioccolata. 94

Casanova di Neri Tenuta Nuova Un impatto meno netto, da scoprire. Più scuro con acidità incalzante, in bocca danza e si esprime piano piano, solletica, intriga. Sentori prima di ribes e melograno, poi viola e infine incenso e ceralacca, un vino che procede in verticale e si estende. Il più “francese” in profondità e lunghezza della linea. 96

Col D’Orcia Importante trama tannica, con frutta sottospirito come l’amarena e note terziare di tabacco. 88

Corte dei Venti Un bel naso in freschezza, frutti rossi in maturità e succulenti. Bocca positiva con punte di allegria e piacevolezza. 92

Cortonesi La Mannella Intensità che si compone perfettamente con l’acidità d’entrata. Ciliegia in dolcezza ma anche un po’ di piccante. Bocca composta. 90

Cortonesi Poggiarelli Mai scontato svela oltre al frutto tratti mentolati e di cuoio. Salinità e mineralità. Saporito, vibra. Fine. 93/94

Donatella Cinelli Colombini Naso curioso, che si sviluppa in terziari con erbe medicinali ma anche toni di anice. Teso in acidità con una bella persistenza. 91

benvenuto brunello

Gianni Brunelli Le Chiuse di Sotto Al naso note di frutto rosso tra cui spunta il lampone. Ma anche sentori di macchia mediterranea e rosmarino. Buon corpo e compostezza, equilibrio, eleganza. 94

Il Marroneto Si apre con un bouquet floreale in cui spunta e si distingue la Rosa canina. poi arriva la frutta in confettura. In bocca si adagia equilibrato. Persistente. 91

Il Marroneto Madonna delle Grazie Toni scuri di frutto e liquirizia. Un vino pieno, dotato di grande complessità e carattere, da scoprire. 94/95

Le Ragnaie La Fornace Un po’ severo al naso poi si apre con piccoli frutti sottospirito e mirto. Pieno in bocca si fa scoprire con calma, in evoluzione. 91

Lisini Naso quasi provenzale che termina in agrumato quasi candito. In bocca entra deciso e si sviluppa in ampiezza. 91

Mastrojanni Note di fragoline di bosco con cenni peposi. Tabacco e maggiorana. Bocca equilibrata e setosa. 91

Mastrojanni Vigna Loreto Si va di piccoli frutti ma anche della classica prugna con la richezza della maturazione. Corposo e intrigante con una bellissima vestaglia acida. 92

Pietroso in dolcezza da succo come come ciliegia e toni più aciduli del ribes rosso. Molto concreto in bocca con tannino preciso e persistenza. 92

Podere Brizio naso con sfumature che vanno dalla frutta rossa in confettura alle amarene sottospirito. Grande impatto sul palato, con un tannino ancora in eccessiva astringenza. 87

Poggio Antico Naso favorevole in sfumature di sottobosco e ciliegia. Composto, intrigante all’assaggio. Vellutato 89

Poggio di Sotto Un sangiovese della miglior specie che entra dritto, ti avvolge, cresce, si arrampica e ritorna. Grande freschezza e acidità. Una linea da campioni. 97

Ridolfi un sorso che spicca in precisione, persistenza. Netto al naso e in bocca. 91/92

Salvioni- La Cerbaiola Partenza in frutta rossa e note sottospirito. Dotato di sapiente e promettente complessita, con tannino ben dosato e palato dolce e piacevole. Appagante, una grande promessa nel tempo. 96

San Polo Soddisfa il palato dopo una progressione al naso di frutti rossi e menta. Sentori in evoluzione. Fresco e di buon equilibrio. Resta e conquista. 92

San Lorenzo Bramante Entra bene con una acidità che accarezza e compiace. Evolve in bocca con un tannino che deve ancora sistemarsi. 90

Santa Giulia  Naso con toni di confettura, prugna, ciliegia. Torna la dolcezza in bocca con una buona persistenza. Avvolgente. Tannino ancora in divenire. 89

Sassodisole Naso invitante, vino che dimostra coerenza e fedeltà in bocca. Senza sensazionalismi. Leggera ruvidità finale. 88

Sesta di sopra Mix di frutto nero, mora  e fiore come la rosa al naso. Colore avvincente. Entra vivace e poi trova la sua posizione e si completa. Convincente. 91/92

Talenti naso estroso con note speziate  e persistenti. In bocca impatto felice che spinge con vivacità. 92

Tenuta Le Potazzine Naso devoto al frutto, ribes nero e fragoline ma anche toni di macchia, corteccia. Alcune linee più esili altre più corpose. Nel bicchiere spunta sul finale la marmellata di susina verdacchia. 93

Tenute Silvio Nardi Espressione essenziale, aggraziato e gentile in bocca. Molto piacevole 90

Tiezzi Poggio Cerrino Note di cuoio in evidenza, severità olfattiva. In bocca si sprigiona più leggerezza e allegria. Solo il tannino ancora un po’ rugoso. 89

Tiezzi Vigna Soccorso In divenire ma con una coerenza importante tra il naso e la bocca. 90

Uccelliera Semplice all’apparenze e molto elegante. Snello e fresco con un buon equilibro e ricchezza di fiore e agrume. 92/93

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Toscana pura, giornalista nel Dna, ho una laurea in lettere moderne conseguita all’università di Firenze. Non ricordo bene quando ho iniziato a scrivere, ma ero parecchio bassa. I colori e i profumi della natura mi hanno sempre ispirato, la mia valigia è piena di parole… e mi concedo spesso licenze poetiche… Poi è arrivato il vino, da passione a professione. A braccetto con la predisposizione e pratica attiva per i viaggi e la cucina internazionale e ancor più italiana… assaggiare ed assaggiare… sempre. E’ giunto il momento di scriverne, con uno spirito critico attento. Da sommelier ho affinato certe tecniche di degustazione ma quello che conta nel vino,come nella vita, è l’anima. Basta scoprirla. E’ bello raccontare chi fa il vino e come lo fa. Perché il vino è un’inclinazione naturale…

2 Commenti

  1. Felicissimi che Badia di Morrona abbia confermato anche con i nuovi vini il tuo apprezzamento.
    quando vuoi ti organizzo io a Montepulciano una bella degustazione dei 10 produttori dell’Associazione TerraNobile, non sarà tutto, ma è qualcosa

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