panoramica evento Vi.Te

Tra le cose più interessanti di Vinitaly, se non altro ben organizzato e fuori dal caos dei padiglioni, è stato l’evento Vi.Te (Vignaioli e Territori), in un albergo appena  fuori dalla Fiera di Verona. A capo l’omonima associazione che dà vita anche al Vivit, all’interno invece del Vinitaly. Un’esperienza internazionale che ha racchiuso produttori provenienti da ben 27 paesi del mondo. Vi.Te è un’associazione che conta circa 500 iscritti, una vetrina di presentazione, come nel caso del fuori fiera anche per i più piccoli o coloro che non riescono a partecipare a Fiere più grandi e costose. Un’opportunità.  “La volontà – spiega il presidente  Gabriele Da Prato di Podere Concori di Gallicano, in provincia di Lucca – è quella di rieducare all’assaggio. Qua, in questa occasione in particolare, gli utenti si servono da soli, ci troviamo in una famiglia allargata. Se vuoi parlare col produttore lo cerchi sennò è lo stesso. Non ci sono regole, il vino abbraccia un concetto totalizzante di libertà. Qui c’è la possibilità per tante micro aziende, dotate di poca energia economica, di farsi conoscere. Siamo circa 140 produttori alcuni provenienti dalla Francia, Sud Africa, Europa dell’Est…”

Da Prato presidente

Proprio a Lucca, in Toscana, si trovano un grande varietà di vini coltivati secondo i principi biodinamici. “Un bel polmone – continua – a questa giornata sono presenti una ventina di aziende toscane di cui quasi una decina lucchesi. Sulla polemica sui sostenitori dei vini naturali rispondo che ci sta. L’importante è parlarne poi quello che ci interessa veramente è la credibilità che acquisiamo con i nostri prodotti sul pubblico. Noi –continua – non abbiamo mai voluto fare guerra al mondo del vino convenzionale o industriale. Cerchiamo solo di affermare la nostra artigianalità, ognuno di noi decide cosa fare nella sua azienda senza necessità di ausilio di tecnici esterni. Poi non è una questione di etichetta ma di testa. Il consumismo ha invaso anche il mondo del vino e quindi si abusa dove non necessita, su più fronti. Un grande peccato”.

“Le soluzioni naturali, per come la vediamo noi, servono per capire fino in fondo il tuo percorso di agricoltore. Per dar vita ad un vino di carattere, non studiato a tavolino. E poi è cambiato anche il mondo dei consumatori, i gusti, ci stiamo evolvendo. Negli ultimi tre anni c’è stato un boom pazzesco. Le persone hanno preso più consapevolezza e i produttori puntano a prodotti meno difettati. La classica “puzzetta” che connotava i così detti vini naturali, per esempio, sta scomparendo. I produttori si stanno molto impegnando in questa direzione di miglioramento. C’è stata una retromarcia consapevole e matura- conclude. Il vignaiolo sta compiendo una ricerca continua. E’ una questione di educazione anche nel vino e l’approccio è fondamentale”.

BEST TASTING Ho scelto Podere La Civettaia che produce un Pinot nero in purezza a Romena di Pratovecchio, nel Casentino, in provincia di Arezzo.

La civettaja

Un clima temperato e fresco, le vigne si trovano a 500 metri sul livello del mare. Tre ettari per un totale di circa 7600 bottiglie, annata 2015 (affinamento di 1 anno in legno e un anno in cemento. Imbottigliamento a mano su caduta). “Non sono stato il primo – ci racconta il titolare Vincenzo Tommasi, appassionato di Borgogna (da cui ha riportato delle selezioni massali) – molto tempo fa i soldati napoleonici piantarono Pinot nero in Casentino…”

“Vi.Te – scrivono in una nota di presentazione – è sinonimo di vino artigianale, che esprime il sapore della terra in cui nasce, che si genera nella diversità, nella consapevolezza e nella presenza. Il viticoltore, attraverso gli atti agricoli che ogni giorno adotta, crea un suo rapporto personale con la terra e il vino. Vogliamo celebrare questo valore, e al tempo stesso contribuire a sviluppare e promuovere la conoscenza della cultura legata al vino naturale e artigianale, all’agricoltura biologica e biodinamica. I nostri vini sono prodotti nel rispetto del vivente e vogliono essere l’espressione autentica del luogo in cui sono nati”

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